CAF Confesercenti

Dichiarativi inps

Calcolo isee

Presso il CAAF Sicurezza Fiscale puoi richiedere il calcolo della nuova DSU per il rilascio dell’attestazione ISEE. Chiedi un appuntamento presso una delle Sedi Territoriali Confesercenti e ottieni informazioni adeguate.

*La Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) è un documento che contiene le informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale necessarie a descrivere la situazione economica del nucleo familiare per la richiesta di prestazioni sociali agevolate (la cui erogazione dipende dalla situazione economica del nucleo del richiedente).

Le informazioni contenute nella DSU sono in parte autodichiarate (ad esempio informazioni anagrafiche, dati sulla presenza di persone con disabilità) ed in parte acquisite direttamente dagli archivi amministrativi dell’Agenzia delle Entrate (ad esempio reddito complessivo ai fini IRPEF) e dell’INPS (trattamenti assistenziali, previdenziali ed indennitari erogati dall’INPS).

La DSU serve a fornire le informazioni utili al calcolo dell’ISEE (indicatore della situazione economica equivalente). L’ISEE è l’indicatore che valuta la situazione economica delle famiglie e tiene conto del reddito di tutti i componenti, del loro patrimonio (valorizzato al 20% e di una scala di equivalenza in base alla composizione del nucleo familiare e delle sue caratteristiche.

Nella maggior parte dei casi è sufficiente compilare la DSU MINI che consente di fornire le principali informazioni sulla situazione anagrafica, reddituale e patrimoniale del nucleo. La compilazione della DSU MINI consente di calcolare l’ ISEE standard o ordinario, valevole per la generalità delle prestazioni sociali agevolate.

Non vi è un unico ISEE ma oltre ad un ISEE standard” o “ordinario” vi sono i seguenti ISEE specifici:

ISEESPECIFICA
Prestazioni universitarie (ex ISEU)per l’accesso alle prestazioni per il diritto allo studio universitario va identificato, ai sensi della disciplina vigente, il nucleo familiare di riferimento dello studente, indipendentemente dalla residenza anagrafica eventualmente diversa da quella del nucleo familiare di provenienza.
Sociosanitarioper l’accesso alle prestazioni sociosanitarie, ad esempio assistenza domiciliare per le persone con disabilità e/o non autosufficienti, ovvero di ospitalità alberghiera presso strutture residenziali e semiresidenziali per le persone non assistibili a domicilio, è lasciata la facoltà di scegliere un nucleo più ristretto rispetto a quello ordinario (solo in caso di persone con disabilità maggiorenni).
Sociosanitario-ResidenzeTra le prestazioni socio-sanitarie alcune regole particolari si applicano alle prestazioni residenziali (ricoveri presso residenze socio-sanitarie assistenziali – RSA, RSSA, residenze protette). Si ricorda che in tal caso l’ospitalità alberghiera non è a carico del servizio sanitario nazionale.
Minorenni con genitori non coniugati tra loro e non conviventiper le prestazioni agevolate rivolte ai minorenni che siano figli di genitori non coniugati tra loro e non conviventi occorre prendere in considerazione la condizione del genitore non coniugato e non convivente per stabilire se essa incida o meno nell’ISEE del nucleo familiare del minorenne.

Inoltre, è possibile calcolare un ISEE Corrente che consiste in un ISEE aggiornato ai redditi e/o ai trattamenti e/o alla situazione patrimoniale, quando si siano verificate variazioni a seguito di eventi avversi.

*Fonte Inps/Ministero del Lavoro

Modello red

L’invio del modello RED, un modulo utile per la verifica e conoscenza delle condizioni per l’erogazione di prestazioni collegate al reddito dei pensionati, può essere effettuato tramite il CAAF Sicurezza Fiscale e consente l’accertamento dei diritti alla prestazione previdenziale.

Sulla base della valutazione e della compilazione del modello RED, quindi, è previsto il collegamento di prestazioni erogate in base al reddito posseduto oltre che direttamente dal pensionato, in alcuni casi, anche da quello del coniuge e dei figli. Da qui, la necessità di dichiarare, tramite il modello RED, la sussistenza dei requisiti reddituali che possono condizionare sia il diritto alla prestazione sai la relativa misura.

Rivolgiti a Confesercenti per ricevere assistenza circa la presentazione e la modulistica necessaria alla compilazione del modello RED.

Modello invciv

Il CAAF Sicurezza Fiscale si occupa anche del computo delle agevolazioni per gli invalidi civili, attraverso la compilazione del modello INV.CIV. L’invalidità civile deve essere accertata e riconosciuta ed a seconda del grado d’Invalidità si ha diritto alle varie prestazioni.
Invalido civile viene riconosciuto chi:

• ha tra i 18 e i 65 anni e riporta menomazioni congenite o acquisite, anche a carattere progressivo che portano ad una riduzione della capacità lavorativa non inferiore a 1/3;

• il minore di anni 18 con difficoltà persistenti a svolgere compiti e funzioni proprie dell’età;

• il cittadino con più di 65 anni con difficoltà a svolgere i compiti e le funzioni proprie della sua età.

Il  CAAF Sicurezza Fiscale raccoglie e trasmette all’Istituto la dichiarazione di responsabilità del modello ACC.AS/PS che riguarda la verifica della permanenza del requisito di residenza stabile e continuativa in Italia per i titolari di pensione sociale e assegno sociale.

Assegno di inclusione: importo e durata

Il contributo economico dell’Assegno di inclusione consiste in una integrazione al reddito fino a 6mila euro l’anno moltiplicato per la scala di equivalenza sulla base dei componenti, con importo minimo pari a 480 euro, insieme ad una integrazione per l’affitto fino a un massimo di 3360 euro annui o pari a 1800 euro per nuclei composti da over 67 o con disabili gravi o non autosufficienti. Il contributo viene erogato con la Carta di inclusione elettronica e consente di fare prelievi ed un solo bonifico per l’affitto.

L’assegno di inclusione durerà 18 mesi con stop di 1 mese e possibili rinnovi per ulteriori 12 mesi sempre con 1 mese di stop. In caso di avvio di attività di lavoro l’assegno sarà cumulabile con i relativi redditi fino a 3000 euro annui, che andranno comunicati all’INPS. Per i primi due mesi di variazione del reddito l’assegno è comunque garantito.

Assegno di inclusione: requisiti, cittadinanza e ISEE

La misura è indirizzata, appunto, a nuclei familiari con almeno un componente minore, disabile, over-60 o in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.

I richiedenti possono essere:

  • cittadini italiani
  • cittadini europei o loro familiari
  • cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo, residenti in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo

Il nucleo familiare, inoltre, dovrà avere

  • Isee non superiore a 9.360 euro o se composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni, o da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, la soglia di reddito familiare è fissata in euro 7.560 annui;
  • valore di reddito familiare inferiore a 6mila euro annui, maggiorato sulla base del numero di componenti in particolare disabili;
  • non essere in possesso di auto oltre 1600 cc o moto oltre 250 cc, o barche;
  • un valore ai fini IMU del patrimonio immobiliare (diverso dalla casa di abitazione, il cui valore non deve superare euro 150.000), non superiore ad euro 30.000;
  • un valore del patrimonio mobiliare non superiore ad euro 6.000, accresciuto di euro 2.000 per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di euro 10.000, incrementato di ulteriori euro 1.000 per ogni minorenne successivo al secondo; i predetti massimali sono ulteriormente incrementati di euro 5.000 per ogni componente in condizione di disabilità e di euro 7.500 per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza presente nel nucleo.

L’assegno sarà compatibile con la percezione di NASPI, DISCOLL, Disoccupazione agricola.

Infine, nel nucleo familiare non deve essere presente un componente che abbia rassegnato le dimissioni dal posto di lavoro, tranne che per giusta causa.

L’Assegno di inclusione può essere richiesto con modalità telematiche direttamente all’INPS oppure la domanda può essere presentata, altresì, presso i Patronati e tutte le nostre sedi CAF.