Anche nel 2024 i contribuenti potranno beneficiare di diversi bonus e incentivi per oltre due miliardi di euro.
Tra “i più amati dagli italiani” i bonus edilizi.
Ecco quanto previsto nel Dl n. 212/2023, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 302 del 29 dicembre 2023 che porta importanti modifiche in materia di:
- Superbonus
Prevista una aliquota al 70%, con massimali diversi a seconda dell’intervento (l’aliquota cala al 65% nel 2025). Il bonus è riservato ai condomini ed ai proprietari di edifici da 2 a 4 unità immobiliari.
Resta il 110% per i Comuni dei territori colpiti da eventi sismici, a far data dall’1.4.2009, dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza. Prevista una sanatoria che permetterà di evitare la restituzione delle somme per coloro che non hanno completato i lavori entro il 31 dicembre 2023.
Il Dl prevede anche una sanatoria per i lavori non completati entro il 31 dicembre 2023 e l’erogazione di un contributo a favore dei soggetti che eseguono determinati interventi agevolati con un reddito di riferimento non superiore a € 15.000.
L’originaria maxi-detrazione al 110% sarà mantenuta solo per gli interventi realizzati e asseverati al 31 dicembre 2023.
- Barriere architettoniche
Bonus al 75% sulle spese sostenute per le opere anti-barriere architettoniche, ma con massimali diversi a seconda dell’intervento. A partire dal 30 dicembre 2023 (data di entrata in vigore del DL. 212/2023) il beneficio viene riconosciuto per la realizzazione in edifici già esistenti di interventi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche aventi ad oggetto esclusivamente scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici.
Il rispetto dei requisiti previsti dal regolamento di cui al decreto 236/1989 del Ministro dei lavori pubblici, ai fini dell’accesso al beneficio, dovrà risultare da apposita asseverazione rilasciata da tecnici abilitati.
Non sono solo questi i bonus edilizi previsti per l’anno in corso. Ne sono rimasti in essere anche altri. Di seguito le agevolazioni:
Sismabonus
La detrazione al 70 o all’80% riguarda gli interventi che riducono il rischio sismico di 1 o 2 classi e quando i lavori sono stati realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali sarà pari all’80 o all’85%. Chi compra invece un immobile in un edificio demolito e ricostruito nei Comuni in zone classificate a “rischio sismico 1”, potrà detrarre dalle imposte una parte del prezzo di acquisto (75 o 85%, fino a un massimo di 96mila euro).
Ecobonus
Detrazione del 50% per spese fino a 60mila euro per la sostituzione di serramenti e infissi, schermature solari o caldaie a biomassa. Nel 2025 l’aliquota scende al 36%, con un massimale di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare.
Mobili
Detrazione al 50% per l’arredo ed alcuni elettrodomestici con un tetto massimo di spesa di 5mila euro nel 2024.
Casa
Per le ristrutturazioni prevista ancora una detrazione del 50%, con un tetto di spesa massima di 96.000 euro per unità immobiliare. Lo ‘sconto’ scende al 36%, dal 2025, per un massimo di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare.
Verde
Prorogata al 2024 la detrazione Irpef del 36%, per un importo massimo di 5mila euro ad abitazione, sulle spese per interventi straordinari per la sistemazione a verde di aree scoperte private e per la realizzazione di pozzi, coperture a verde e giardini pensili.